In occasione del LANCIO NAZIONALE questa sera (20/6/2023) arriva a Salerno Letteratura Festival l’autore ceco Jiří Hájíček per presentare il romanzo “Sangue di pesce” (trad. di Angela Zavettieri), vincitore del Magnesia Litera.
L’appuntamento è alle ore 21 nella Corte Interna del Convitto Nazionale.
FINZIONI. IL MONDO NARRATO
SANGUE FREDDO. CANTO DI RESISTENZA / RESILIENZA
Incontro con Jiří Hájíček, autore di Sangue di Pesce (Keller)
Conduce Antonella Cristiani / Interprete Angela Zavettieri
Boemia meridionale. Hana, la protagonista del romanzo, torna dopo quindici anni all’estero nel suo villaggio mezzo allagato sulle rive della Moldava, dove comincia a porre domande a sé stessa e a coloro che un tempo significavano molto per lei. Un canto di resistenza di un villaggio alle pressioni della modernità cieca, e anche un’avvincente storia di amicizia tra persone, sul potere dell’amore e del perdono.
IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO CECO DI ROMA
LIBRO VINCITORE DEL MEGNESIA LITERA
Dopo quindici anni vissuti all’estero, Hana torna al suo villaggio natale sulle rive della Moldava dove è cresciuta, ha sognato di sposarsi e diventare insegnante. Tutto però è andato diversamente e ora, di nuovo a casa, per lei sembra giunto il momento di fare i conti con il passato in un viaggio tra ricordi e persone ritrovate, interrogativi e situazioni da risolvere. Eppure non sono solo gli abitanti a essere cambiati da quando è partita, anche il paese è diverso e qualcuno si sta adoperando per farlo spopolare, per sfaldare la comunità e lasciare il posto a una centrale nucleare… «Sangue di pesce» è il canto di resistenza di un villaggio di fronte alle pressioni della modernità cieca e della tecnica, è testimonianza del tempo presente e del sentire che lega le persone ai luoghi da cui provengono, ma è anche un’avvincente storia di amicizia tra individui che il destino ha sparso per il mondo. Un libro che parla di ambiente, di desiderio di coesione, del potere dell’amore e del perdono e che è stato premiato con il prestigioso Magnesia Litera.
«Sangue di pesce» è un’opera estremamente attuale che affronta il legame tra le persone e il luogo a cui appartengono, sullo sfondo dello spopolamento dei villaggi della Boemia meridionale a seguito della costruzione della centrale nucleare di Temelín.
La lotta per la propria casa, l’espulsione dell’uomo a opera della tecnica, il tentativo di sottomettere la natura, il progresso che sopprime la tradizione […], il confronto tra la storia con la s minuscola e quella con la S maiuscola, la continuità tra due regimi – quello morente e quello nuovo – e l’atmosfera meravigliosa della campagna: un romanzo “ecologico” che ha l’andamento di un’antica tragedia.
DANIEL KONRÁD, HOSPODÁRSKÉ NOVINY
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