LONGLIST GERMAN BOOK PRIZE
VINCITORE DEL PREMIO BUDDENBROOKHAUS COME MIGLIORE OPERA PRIMA
VINCITORE DEL FRIEDRICH-HÖLDERLIN-FÖRDERPREIS
Siamo in un villaggio russo attorno al 1918. La Rivoluzione è già avvenuta, la guerra civile è in pieno svolgimento, ma qui le notizie arrivano lentamente perché l’Impe- ro dello zar è molto grande… Tuttavia anche in un luogo come questo il tempo non si ferma e le cose mutano e scorrono, un po’ come il fiume che lambisce il grande salice e le case. L’anziano del villaggio, Ilja, ad esempio, ha recentemente iniziato a fare le sue previsioni su piogge, temporali ed esondazioni con l’aiuto di un fragile tubicino di vetro a cui tiene come alla sua stessa vita. Il vecchio Pjotr, invece, preferisce rimanere in ascolto del vicino fiume e dei suoi spiriti. E poi c’è Inna Nikolajevna, la moglie di Ilja, che è superstiziosa quanto Pjotr e che ha previsto l’arrivo di uno sconosciuto quando le è caduto il coltello. Già, lo sconosciuto: un giovane uomo con l’uni- forme trasandata e lo sguardo turbato. Gli abitanti del villaggio lo osservano con sospetto, lo assillano di domande, eppure nessuno, nemmeno la piccola Annuška, riesce a capire perché sia giunto fin lì e, soprattutto, perché voglia rimanere… Yulia Marfutova ci conduce in un mondo sospeso tra magia e modernità, tra storia e oblio, in un tempo di rivoluzioni e idee nuove e ci fa incontrare personaggi che difficilmente dimenticheremo.
Yulia Marfutova ammanta di mistero la vita di tutti i giorni… Un bellissimo esordio.
FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
TRADUZIONE DAL TEDESCO DI SCILLA FORTI
COLLANA VIE
PAGINE 232
PREZZO € 17
ISBN 979-12-5952-123-1
LINGUA ORIGINALE TEDESCO
PAESE GERMANIA
EDIZIONE MARZO 2024
stampa
Raramente in letteratura il passaggio graduale dal mondo dominato dalla magia alla modernità è stato così chiaramente misurabile e così vivido come in questo libro. Neue Zürcher Zeitung
La cosa davvero magica di questo romanzo d’esordio è il suo linguaggio, che aleggia come lo spirito dell’aria tra sussurri e mormorii, minacce e promesse, proclami e sogni. Un segno del tempo e un’epoca piena di “esprit” e arguzia abissale. Philosophie Magazin
Un ottimo esordio narrativo. Welt am Sonntag
Grande abilità e arte. Coloro che non hanno paura di immergersi nel mondo del linguaggio e del pensiero del XIX secolo saranno premiati con un mondo magico reso in modo quasi cinematografico. Die Presse
Yulia Marfutova racconta il cambiamento e l’immobilità attraverso la meravigliosa polifonia delle voci di un villaggio. Brigitte
Questa giovane autrice padroneggia perfettamente l’arte dell’omissione e dell’allusione, e quindi nella mente del lettore prendono forma l’atmosfera di un villaggio testardo così come un’immagine esatta dei personaggi disegnati in modo mirato. Un sottile senso dell’umorismo risuona nelle descrizioni, e quando il narratore parla alternativamente a noi lettori e ai personaggi, li rende molto vicini tanto che puoi guardare nei loro occhi e anche nelle loro anime... fantastico. Frankfurter Allgemeine Zeitung
Il cielo, il paesaggio, il fiume sono le pedine di un’arte di interpretare i segni in cui la meteorologia si trasforma in conoscenza letteraria dell’atmosfera. “Il cielo di cent’anni fa” è un romanzo d’esordio misteriosamente forte nella sua sottile essenza materica. Der Tagesspiegel
autrICe
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