IL FIGLIO PERDUTO · OLGA GRJASNOWA

TRADUZIONE DAL TEDESCO ANGELA LORENZINI

COLLANA PASSI

PAGINE 320
FORMATO 14,5 cm X 21 cm 
PREZZO € 19,00
ISBN 979-12-5952-169-9

 

Un grande romanzo storico ambientato tra lo splendore della corte imperiale di San Pietroburgo E  il selvaggio Caucaso

Nel fiabesco e selvaggio Caucaso la guerra infuria da decenni. L’hanno scatenata gli zar di Russia – inizialmente Alessandro I e poi Nicola I – per conquistare l’intera regione. Tra i combattenti c’è anche il potente imam Shamil che alla fine degli anni Trenta dell’Ottocento, sempre più braccato dall’esercito imperiale deve capitolare nella crudele battaglia di Akhulgo. Il piccolo figlio di otto anni, Jamalludin, è parte del prezzo della sconfitta: viene concesso in ostaggio allo zar come garanzia per l’avvio dei negoziati.
Il giovane Jamalludin si ritrova così catapultato dalle sue vallate selvagge alla sfarzosa corte di San Pietroburgo dove impara il russo e viene cresciuto in un mondo diverso ma pieno di opportunità. La nostalgia di casa, il fascino per la grande capitale imperiale e l’amore dividono l’animo del ragazzo che si trova così bloccato tra due culture e deve trovare la propria strada, una strada che inaspettatamente lo porterà di nuovo alla periferia dell’Impero.
Romanzo storico, narrazione avventurosa, sguardo nuovo e diverso all’epoca della conquista del Caucaso e dello sfavillìo della corte zarista, «Il figlio perduto» è un'opera affascinante, con suggestive ricostruzioni che dialoga in modo intelligente con i grandi autori russi dell'epoca e i temi eterni della guerra e la pace, dell compromesso, della felicità.

Un romanzo storico che tratta della perdita e dell’appartenenza, due temi ancora oggi molto importanti.
SR 2 KULTURRADIO

 

La cultura nasce dalla mescolanza; chi può ancora dubitarne quando legge Olga Grjasnowa?
STUTTGARTER ZEITUNG

 

Non si dovrebbe parlare della Cecenia, del Daghestan e della situazione nel Caucaso in generale senza aver letto «Il figlio perduto» di Olga Grjasnowa.
DIE PRESSE

 

Un grande romanzo, accattivante e pieno di saggezza.
ARD TTT

OLGA GRJASNOWA

Olga Grjasnowa è nata nel 1984 a Baku, in Azerbaigian. Ha vissuto a lungo in Polonia, Russia, Israele e Turchia. Per il suo romanzo d’esordio «Tutti i russi amano le betulle» (Keller, 2015) ha ottenuto il premio Anna Seghers e il premio Klaus-Michael Kühne. Per keller è apparso anche «Dio non è timido». L’autrice vive con la sua famiglia a Berlino.
GRUPPO //TEMI // PAROLE CHIAVE
REPORTAGE / Letteratura DI contemporanea (dal 1945) LETTERATURA TEDESCA; FICTION IN Traduzione
ROMANZO STORICO, AVVENTURA, XIX SECOLO, SAN PIETROBURGO, ZAR, IMPERO RUSSO, CAUCASO, GUERRA, AMORE, FAMIGLIA, ESILIO.