Descrizione
«Un romanzo irrequieto e inebriante come la città in cui è ambientato». NOVINKY
Josef Pánek è una voce nuova e sorprendente nel panorama della letteratura ceca e dell’Europa centrale. Affronta i temi dell’oggi mettendoli in relazione a quelli eterni: amore e diffidenza tra culture diverse, meraviglia e scoperta, Oriente e Occidente, emarginazione e appartenenza, esistenze private e cambiamenti epocali… e lo fa con uno stile originale, fresco, irriverente, singolare e pieno di ritmo, a tratti destabilizzante e travolgente come un fiume in piena.
L’amore al tempo dei cambiamenti climatici racconta una storia del villaggio globale che chiamiamo Terra, l’illogicità del razzismo, le imprevedibili vie del cuore e di come tutti abbiamo paura dei cambiamenti senza renderci conto che attorno a noi si stanno verificando le più grandi trasformazioni di sempre.
Tomáš, che nella vita fa lo scienziato in Repubblica Ceca, arriva a Bangalore in India per partecipare a una conferenza. È un uomo che fatica a ritrovarsi dopo il divorzio e che anche nel suo lavoro di ricerca, ormai molto cambiato, non coglie più la pienezza di prima. Inoltre deve fare i conti con lo shock culturale, gli atteggiamenti xenofobi dei colleghi internazionali e con gli stereotipi che affollano la sua testa.
Sarà l’incontro più o meno casuale con un’attraente donna indiana durante la conferenza a stravolgere la sua malinconica quotidianità schiudendogli nuovi orizzonti e una notte di intensa passione, domande e conversazioni…
VINCITORE DEL
Magnesia Litera per la narrativa
STAMPA
Una rivelazione. A2
Tra i mille romanzi e saggi che scrivono i laureati del mondo, questo di Pánek, ceco di cinquant’anni, è dei pochi intriganti, e va più a fondo anche dei tanti ipocriti saggi che ci arrivano da ovunque (in Italia se ne scrivono e pubblicano una ventina al mese) nel dirci in che razza di mondo abbiamo finito, consenzienti, per vivere. Lo stile è discorsivo e isterico, tra ripetizioni e ossessioni: una sorta di diario di un intellettuale ceco vissuto in Australia, maschilista e razzista nonostante la patina di chi si pensa civile, a un convegno nella miserabile Bangalore in India, poco sensato come quasi tutti gli incontri accademici. Conosce una giovane studiosa indiana e ha un rapporto con lei, ma tutti, anche i suoi colleghi indiani, negano di averla vista e che quell’incontro sia stato possibile. Prima del ritorno (a quale casa?), ecco la lunga evocazione di un autostop fatto in Islanda, che serve a confermare il provincialismo dei terrestri: tutto il mondo è ormai paese. Si ride o sorride con l’amaro in bocca di fronte a una sorta di neorealismo su un mondo multietnico insensato che Pánek affronta con l’apparente cinismo di un Frisch o di un Dürrenmatt più che con l’umorismo alcolico di un Hrabal, un umorismo freddo che forse nasconde un po’ di disperazione: i giochi sono fatti ed è questo il mondo che ci tocca.
Goffredo Fofi, INTERNAZIONALE
«Ipnotica voce narrante, che si è meritata il premio letterario più importante del suo Paese» – L’ESPRESSO, 10/10/2020
L’AUTORE
Josef Pánek è nato nel 1966. Si occupa di Biologia computazionale. Ha studiato a Praga e ha vissuto in Norvegia e in Australia. Attualmente risiede in Repubblica Ceca.
Con il romanzo L’amore al tempo dei cambiamenti climatici ha vinto nel 2018 il prestigioso Magnesia Litera per la narrativa.