Descrizione
Qui scrive un’autrice
dall’alto della fune,
io guardo dal basso e
mi si blocca il respiro.
Peter Bichsel
La giovane protagonista di questo intenso racconto non è una donna qualunque, lo si capisce subito. La sua casa è popolata da lingue e profumi di tutto il mondo e da riti antichi come quello di lavare il grano nove volte prima di cucinarlo per fare il dolce dei morti.
Con la madre, il fratello e la zia vivono in Svizzera ma il piccolo Stato europeo è solo il punto di arrivo di una vita da girovaghi e circensi.
La giovane protagonista è nata a Bucarest, è stata battezzata a Cracovia, operata d’appendicite in Cecoslovacchia e di tonsille a Madrid…
Un caleidoscopio di situazioni e colori che però non riescono ad attenuare il dolore di non sentirsi mai a casa e di non avere una “lingua madre”. Aglaja Veteranyi scrive infatti in tedesco, lingua che impara in Svizzera quando vi giunge con la famiglia a quindici anni, ancora analfabeta.
Dapprima con Perché il bambino cuoce nella polenta e successivamente con Lo scaffale degli ultimi respiri, l’autrice si ritaglia un posto d’onore nella letteratura tedesca contemporanea, lasciando alla sua scomparsa un vuoto difficile da colmare.
AUTRICE
Aglaja Veteranyi è ormai un’autrice di culto per i lettori nei Paesi di lingua tedesca e in Francia. Figlia di circensi fuggiti dalla Romania e approdati in Svizzera dopo una vita di spettacoli in vari continenti, si è presto dedicata alla scrittura con testi caratterizzati da uno stile unico e poetico, pieni di immagini e frasi memorabili.
Il 3 febbraio 2002 si è tolta la vita in riva al Lago di Zurigo a soli quarant’anni.
Tradotta in numerose lingue, ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari come l’Adalbert von Chamisso Förderpreis e il Kunstpreis Berlin.