Descrizione
Abcasia è allo stesso tempo un libro di avventure e un inno al giornalismo, ormai sempre più raro, che deve vedere tutto con i propri occhi, specialmente nel Caucaso.
Marcin Meller
L’Abcasia ha il proprio territorio, i propri confini e cittadini. Ha un presidente, un primo ministro, un parlamento e le forze armate. La Commissione elettorale centrale organizza le elezioni mentre l’ufficio postale emette francobolli. Un elicottero con trent’anni di vita della Abkhazian Airlines trasporta i passeggeri da Sukhumi, in riva al mare, al villaggio di Pschu in montagna, e i cittadini vengono informati dall’agenzia Apsnypress, dalla televisione, dalla radio, dai giornali e da internet.
Wojciech Górecki è una delle poche persone che ha avuto l’opportunità di osservare la nascita, lo sviluppo e il declino, nel corso di vent’anni, dello “Stato” abcaso con i suoi confini contesi e uno status indefinito. Vari Paesi infatti non riconoscono l’Abcasia e la considerano parte della Georgia. Tutto il mondo in pratica condivide questa posizione a eccezione di Russia, Nicaragua, Venezuela, Nauru e Siria. Non si fatica a comprenderne il motivo: il riconoscimento dell’Abcasia e del crescente numero di Paesi con una genesi simile originerebbe nuovi conflitti stravolgendo l’ordine internazionale…
Górecki combina perfettamente la sobrietà dell’analisi sociologica e storica con una narrazione fluida, supportata da un acuto senso di osservazione, dalla curiosità di un reporter di prim’ordine e da un certo senso dell’umorismo. E a questo si aggiungano personaggi, storie e luoghi che resteranno a lungo nella memoria.
«Probabilmente il miglior libro sull’Abcasia». THE ECONOMIST
«Questo reportage sugli Abcasi e l’Abcasia è un libro scritto con amore, con sentimento e compassione. L’autore racconta in modo colorato la vita difficile e le gioie di persone semplici e intellettuali, di pastori e soldati, professori e contadini […] Una storia affascinante!» ADAM DANIEL ROTFELD
Wojciech Górecki