Descrizione
«Smettila di fare il bambino, perché ti intestardisci tanto?»
«Perché la guerra si avvicina e forse mi prenderanno sotto le armi. E in guerra può succedere di tutto. A volte non si torna. Quindi ci tengo a costruire quella casa, i bambini me l’hanno chiesta con tale tenerezza, scoppiavano di gioia quando la disegnavano nel mio studio stasera»
Horst Bartlik insegna Biologia in una piccola cittadina della Germania e conduce una vita tranquilla, eccetto che per due questioni che lo tormentano: non ama più sua moglie e sta per scoppiare la guerra. Una volta arruolato viene mandato sull’isola di Bornholm – subito conquistata dalle truppe tedesche – ma lì la guerra, che per tutti sembra una catastrofe, per lui diventa l’opportunità di una seconda vita, di ritrovare il coraggio e di innamorarsi ancora.
Quarant’anni dopo la stessa isola fa da sfondo a un’altra storia, quella di un uomo che, al capezzale della madre malata, le rivela tutto ciò che per anni non è riuscito a dirle. Le parole del giovane danese si alternano alla vicenda dell’ormai vecchio tedesco e le due voci cominciano a rincorrersi in un gioco fatto di scoperte sul passato, di riflessioni sull’essere padre e sull’essere figlio, sull’amore e l’assenza.
Due esistenze affamate di felicità ma sempre esposte alle sconfitte e schiacciate da amori, fughe e dallo scorrere del tempo.
Klimko-Dobrzaniecki si dimostra un abile tessitore di storie in cui con disincanto e ironia conduce il lettore all’origine del desiderio, nella fatica della quotidianità e nella complessità della vita e dei legami famigliari.
Hubert Klimko-Dobrzaniecki è nato nel 1967 a Bielawa, nella Bassa Slesia.
Ha studiato Teologia, Filosofia e Filologia islandese, si è laureato alla Facoltà di Radio e Televisione Krzysztof Kieślowski presso l’Università della Slesia a Katowice. È scrittore e regista, autore di romanzi, racconti, libri per bambini e cortometraggi. Ha pubblicato due raccolte di poesie in lingua islandese, volumi di racconti e romanzi; per i tipi di Keller editore ha esordito in Italia con La casa di Rosa.
È stato nominato per i premi Nike, Paszport Polityki (di cui è stato finalista), Cogito, Angelus, Silesian Laurel Literary, nonché per il Premio dell’Unione Europea per la letteratura.
I suoi libri sono stati tradotti in 12 lingue. Nel 2007 si è trasferito da Reykjavík a Vienna.