Descrizione
Uno stile narrativo e un’empatia che ricordano
il premio Nobel Svetlana Aleksievič
AVVENIRE
«Bucarest» di Margo Rejmer
è vita e morte, potere e miseria.
ANGELIKA KUZNIAK, TYGODNIK POWSZECHNY
Bucarest. Polvere e sangue di Margo Rejmer è il racconto di una capitale che ha vissuto gli orrori di un regime megalomane e paranoico, è l’incontro e il confronto con la gente comune, è l’ascolto di storie che riflettono i mutamenti degli ultimi decenni. Ma è anche il ritratto caleidoscopico e dolceamaro di un Paese che ha attraversato secoli di storia, di una società multietnica che proprio lì, a Bucarest, diventava un mosaico composto da tasselli di svariata provenienza – ebraici, greci, rurali, borghesi, gitani, balcanici – e di aspirazioni come quelle che volgevano lo sguardo a Parigi.
Bucarest, con uno stile lirico e uno sguardo arguto, è anche il resoconto di ciò che è accaduto prima e dopo la caduta del Comunismo. Premiato con un grande successo di critica e pubblico, candidato e vincitore di prestigiosi premi letterari, si presenta come un grande esempio di reportage capace di raccontare un mondo e un’epoca prendendo le mosse da una città.
Seduce e spaventa.
Penso che Emil Cioran direbbe così.
KAMILA MARGIELSKA, KSIAZKI.WP.PL
Il sogno di ogni città dovrebbe essere un libro come Bucarest. Perspicace, audace e sincero.
OLGA SWIECICKA, AKTIVIST.PL[
Bucarest è il ritratto efficace di una città magica. Prende forma lentamente, in modo complicato e complesso, grazie a storie che affrontano questioni sociali, il concetto di nazionalità, i tempi del Comunismo, i diritti delle donne, l’architettura, la letteratura, il senso dell’umorismo: il lettore alla fine è ammaliato da quell’opera illusoria che è la capitale della Romania.
NATALIA SKOCZYLAS, WIADOMOSCI24.PL
Margo Rejmer
Nata nel 1985 e laureata in Studi culturali alla mish uw, Rejmer è scrittrice e reporter polacca.
Ha pubblicato il romanzo Toximia (Parlesia, 2019) e successivamente il reportage Bucarest. Polvere e sangue per il quale ha ricevuto il premio Newsweek Teresa Torańska, il premio letterario Gryfia e la candidatura al Nike Literary Award, al Polityka Passport e al Beata Pawlak.
Il suo reportage Błoto słodsze niż miód. Głosy komunistycznej Albanii – in traduzione per Keller – ha ottenuto il Polityka Passport, il premio della Fondazione Kościelskich oltre alla nomination al Nike Literary Award.