Descrizione
La Cecoslovacchia, il comunismo, il pallone, il diventare adulti, trovare una strada, l’amore… e poi ancora l’alpinismo e l’impegno per un Paese nuovo… Questo è un libro che dovremmo leggere e rileggere alla ricerca della luce.
In un piccolo paese al confine con la Polonia, posto su un valico tra due montagne, l’esistenza può scorrere pacificamente, segnata soltanto dall’agognato passaggio da un triciclo a una Pionýr o a un’Eska, una bicicletta disponibile in tanti colori e con le marce. Poi quando le gambe si allungano a dismisura e si è molto fortunati, si può pure ricevere una Favorit, per tutta la vita.
Eppure per il figlio del capitano della squadra di calcio di Kostelec questo rituale non è scontato e il triciclo può finire, ad esempio, in cima alla barricata allestita per fermare i carri armati pronti a invadere la Cecoslovacchia nel 1968.
Comincia così un racconto magico in cui ci guida la voce di un bambino che prima narra le gesta di un padre, fuoriclasse del pallone, e poi quelle di un protagonista che fa i conti con il crescere e il diventare adulto proprio nel periodo più tragico della recente storia cecoslovacca: dall’invasione sovietica che mette fine alla Primavera di Praga nel 1968 fino alle manifestazioni studentesche e alla caduta del regime comunista nel 1989.
Nel mezzo, vent’anni con una famiglia particolarissima, un padre che conosce i fasti e il declino della propria stella, gli amici, le scelte, lo sport, il tutto alla ricerca di una bussola capace di indicare la strada giusta, che sempre torna a coincidere con quella di un’intera generazione.
Leggero e ironico, Martin Fahrner si inserisce nella migliore tradizione della letteratura ceca che affronta i grandi temi del vivere e della storia con una levità rara.
Per chi ha amato La morte dei caprioli belli di Ota Pavel e l’ironia della letteratura ceca, Dalla parte del bene di Martin Fahrner è una lettura fortemente consigliata