Descrizione
VINCITORE ENGLISH PEN AWARD
TRAMA
Il viaggio di Hugo-Bader nella realtà sospesa e desolata della Kolyma è un pellegrinaggio come nessun altro. Le sue crude pagine hanno un effetto travolgente sul lettore. In un luogo dove il freddo è micidiale, ogni occasionale incontro è allo stesso tempo un confronto morale con quella che è l’eredità sovietica in termini di brutalità e perdita, e una fonte di calore primitivo. I diari della Kolyma è un reportage potente e coraggioso, spesso divertente, sempre implacabile nel suo rapporto con il dolore umano. RACHEL POLONSKY
Dall’autore del premiato Febbre bianca (traduzione Marzena Borejczuk, Keller) arriva I diari della Kolyma, viaggio in una delle ultime badland rimaste al mondo, un luogo pieno di fantasmi, gulag e sopravvissuti, radunatisi tutti – sembra – lungo i 2000 chilometri dell’autostrada della Kolyma. Bader ascolta e ci riporta gli incantevoli, talvolta devastanti, racconti che hanno condotto i suoi “compagni di viaggio” in questa terra “benedetta”.
Si tratta di un libro sui discendenti dei prigionieri che riescono a malapena a vivere, dei truffatori, dei veterani, dei commercianti di ferro, dei politici corrotti e della criminalità organizzata…
Le storie narrano di figli dati via, di mariti che ricompaiono dopo decenni, di studiosi che ora sopravvivono andando alla ricerca di funghi e bacche, di scultori che raccolgono le teste sparse delle statue di Lenin, di minatori che scavano nelle fosse comuni cercando oro e di tutti i tossicodipendenti, i condannati, gli eroi decaduti e anche degli sportivi che, in fuga da tutto, finiscono nella regione più remota della Russia e forse del mondo…
AUTORE
Jacek Hugo-Bader è nato a Sochaczew nel 1957, ha una moglie, due figli e due cani. è stato insegnante in una scuola per ragazzi in difficolta, ha lavorato in un negozio di alimentari, caricato e scaricato treni, è stato pesatore in un punto vendita di maiali, consulente matrimoniale e ha gestito una società di distribuzione. Dal 1991 è reporter per la «Gazeta Wyborcza», il piu importante quotidiano polacco.
Ha scritto numerosi reportage sull’ex Unione Sovietica, sull’Asia centrale, Cina, Tibet e Mongolia e vinto prestigiosi premi come il Grand Press nel 1999 e nel 2003, il Bursztynowego Motyla nel 2010 oltre all’English Pen Award proprio con I diari della Kolyma. Sempre per Keller è uscito in Italia Febbre bianca. Un viaggio nel cuore ghiacciato della Siberia (trad. M. Borejczuk).
STAMPA
Un libro potente scritto da quello che sembra essere l’erede naturale di Ryszard Kapuscinski. Condé Nast Traveler
“Uno dei libri di viaggio più memorabili che abbia letto, con storie a volte esilaranti e a volte quasi insopportabilmente tristi, storie di morte, coraggio, crudeltà e vodka. Jacek Hugo-Bader ha viaggiato in alcune delle più strane e più remote propaggini della Siberia, ma quello che ha riportato sono storie dei confini più remoti dello spirito umano. Magnifico!
Andrew Brown THE GUARDIAN
LA REPUBBLICA | D LUI | APRILE 2018
I diari della Kolyma
di Francesca Frediani
Viaggio in una delle rare badland rimaste al mondo, un luogo di fantasmi, gulag e sopravvissuti. Radunati in 2000 km di strada.
Dal porto di Magadan, sul mare di Ochotsk, estremo oriente russo, alla Jacuzia. È la strada della Kolyma: oltre 2 mila chilometri, quasi un terzo dell’intera Europa, “il più lungo cimitero al mondo”, un percorso disseminato di lager stalinisti. Terra di eremiti, cercatori d’oro, pescatori di salmone, avventurieri, “meno turisti che al Polo Nord o sul monte Everest”.
L’ha percorsa tutta nel 2010 il reporter polacco Jacek hugo-Bader…
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IL GIORNALE | 31/3/2018
L’inferno della Kolyma è (quasi) ancora un gulag di Osvaldo Spadaro
Nei luoghi dove il regime sovietico internava i suoi oppositori le miniere somigliano ai “lager” di Stalin.
Nella Kolyma l’inverno dura nove mesi, il resto è estate. Tre mesi in cui se scavi un metro sotto terra trovi il permafrost. Novanta giorni in cui il terreno si scioglie e diventa palude, l’ambiente naturale passa da tremendo e inospitale a semplicemente pessimo…