Descrizione
LONGLIST GERMAN BOOK PRIZE
VINCITORE DEL PREMIO BUDDENBROOKHAUS COME MIGLIORE OPERA PRIMA
VINCITORE DEL FRIEDRICH-HÖLDERLIN-FÖRDERPREIS
Siamo in un villaggio russo attorno al 1918. La Rivoluzione è già avvenuta, la guerra civile è in pieno svolgimento, ma qui le notizie arrivano lentamente perché l’Impe- ro dello zar è molto grande… Tuttavia anche in un luogo come questo il tempo non si ferma e le cose mutano e scorrono, un po’ come il fiume che lambisce il grande salice e le case. L’anziano del villaggio, Ilja, ad esempio, ha recentemente iniziato a fare le sue previsioni su piogge, temporali ed esondazioni con l’aiuto di un fragile tubicino di vetro a cui tiene come alla sua stessa vita. Il vecchio Pjotr, invece, preferisce rimanere in ascolto del vicino fiume e dei suoi spiriti. E poi c’è Inna Nikolajevna, la moglie di Ilja, che è superstiziosa quanto Pjotr e che ha previsto l’arrivo di uno sconosciuto quando le è caduto il coltello. Già, lo sconosciuto: un giovane uomo con l’uni- forme trasandata e lo sguardo turbato. Gli abitanti del villaggio lo osservano con sospetto, lo assillano di domande, eppure nessuno, nemmeno la piccola Annuška, riesce a capire perché sia giunto fin lì e, soprattutto, perché voglia rimanere… Yulia Marfutova ci conduce in un mondo sospeso tra magia e modernità, tra storia e oblio, in un tempo di rivoluzioni e idee nuove e ci fa incontrare personaggi che difficilmente dimenticheremo.
Yulia Marfutova ammanta di mistero la vita di tutti i giorni… un bellissimo esordio.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Un villaggio russo pieno di personaggi adorabili e stravaganti rimane sorpreso quando un giovane soldato si presenta senza dare alcuna spiegazione. Capita raramente di imbattersi in un romanzo molto speciale come quello che ci regala Yulia Marfutova, caratterizzato da saggezza e molto (sottile) umorismo . Barbara
Raramente in letteratura il passaggio graduale dal mondo dominato dalla magia alla modernità è stato così chiaramente misurabile e così vivido come in questo libro. Neue Zürcher Zeitung
La cosa davvero magica di questo romanzo d’esordio è il suo linguaggio, che aleggia come lo spirito dell’aria tra sussurri e mormorii, minacce e promesse, proclami e sogni. Un segno del tempo e un’epoca piena di “esprit” e arguzia abissale. Philosophie Magazin
Un ottimo esordio narrativo. Welt am Sonntag
Grande abilità e arte. Coloro che non hanno paura di immergersi nel mondo del linguaggio e del pensiero del XIX secolo saranno premiati con un mondo magico reso in modo quasi cinematografico. Die Presse
Yulia Marfutova racconta il cambiamento e l’immobilità attraverso la meravigliosa polifonia delle voci di un villaggio. Brigitte
Questa giovane autrice padroneggia perfettamente l’arte dell’omissione e dell’allusione, e quindi nella mente del lettore prendono forma l’atmosfera di un villaggio testardo così come un’immagine esatta dei personaggi disegnati in modo mirato. Un sottile senso dell’umorismo risuona nelle descrizioni, e quando il narratore parla alternativamente a noi lettori e ai personaggi, li rende molto vicini tanto che puoi guardare nei loro occhi e anche nelle loro anime… fantastico. Frankfurter Allgemeine Zeitung
Il cielo, il paesaggio, il fiume sono le pedine di un’arte di interpretare i segni in cui la meteorologia si trasforma in conoscenza letteraria dell’atmosfera. “Il cielo di cent’anni fa” è un romanzo d’esordio misteriosamente forte nella sua sottile essenza materica. Der Tagesspiegel
YULIA MARFUTOVA
Yulia Marfutova, nata nel 1988 a Mosca, ha studiato Germanistica e Storia a Berlino e ha conseguito il dottorato a Münster. Per la sua attività letteraria ha ricevuto il contributo per la letteratura del Senato di Berlino e la sovvenzione per le opere letterarie della gwk. È stata borsista presso la Brecht-Haus e la Jürgen Ponto-Stiftung, la master class della Berliner Festspiele e il Literarisches Colloquium Berlin. Per Il cielo cent’anni fa, il suo primo romanzo, ha vinto il Debütpreis des Buddenbrookhauses e il Friedrich-Hölderlin-Förderpreis 2022. Attualmente vive a Boston.