Descrizione
«Pittrice, scrittrice, una personalità fiammeggiante» LE MONDE
«Un libro pieno di furore e di dolcezza, con vere e proprie impennate liriche e descrizioni indimenticabili» PIERRE LEPORI, Radio Svizzera Italiana
Il nero è un colore è la storia autobiografica di Grisélidis Réal, autrice svizzera che negli anni Sessanta fugge in Germania con due figli e il suo amante nero dopo averlo fatto dimettere da una clinica psichiatrica di Ginevra.
La fuga li conduce a Monaco dove la donna comincia la sua battaglia contro la miseria e la precarietà, contro la difficoltà di tenere unita un’improbabile famiglia, cui si aggiungono le botte, l’iniziazione alla prostituzione – “Sono passata dall’altra parte, quella da cui non si torna più indietro” dice la protagonista –, le malattie. E ancora lo spaccio di droga, la prigione…
Ma Il nero è un colore è soprattutto una storia d’amore: l’amore della protagonista per i neri, i neri delle caserme americane, con la loro sensualità e le loro macchine luccicanti, l’amore per la “razza” zingara – la sua vera famiglia –, l’amore per la musica e la danza, l’amore per la vita.
Un’esistenza fiammeggiante resa con grande forza espressiva, una scrittura profondamente poetica e allo stesso tempo libera, come libera, forte e anticonformista è la protagonista di questo libro indimenticabile.
Grisélidis Réal è nata a Losanna nel 1929. Ha trascorso la sua infanzia in Egitto e in Grecia, prima di intraprendere gli studi in Arti decorative a Zurigo. Presto madre di quattro figli, si prostituisce in Germania nei primi anni Sessanta, poi diventa la famosa “puttana rivoluzionaria” dei movimenti delle prostitute nel decennio che segue e cofondatrice di un’associazione di tutela nei loro confronti (ASPASIE). È morta il 31 maggio 2005.