Descrizione
Dopo la lettura del libro di Szabłowski sono convinto che stiamo assistendo alla nascita di un nuovo Kapuściński. KONSTANTY GEBERT
Libro di viaggio e reportage, indagine storica e sguardo sulla complessità del presente, Witold Szabłowski ci porta alla scoperta della Turchia di oggi offrendoci un ritratto polifonico che intreccia sogni e speranze, storia e memoria, imprese epiche e monumenti senza tempo, luci e ombre di un Paese perennemente a cavallo tra due mondi. Oriente e Occidente, presente e passato, Islam e islamofobia, conservatorismo e modernità. Mentre Szabłowski visita villaggi e città remote di questo bellissimo Paese, parla con camionisti, professori universitari, commercianti, imam e gente comune. Incontra giovani donne che fuggono da omicidi d’onore o che vivono senza libertà, incrocia famiglie di emigranti, giornalisti curdi, combattenti, ragazzi che protestano e ci regala pagine piene di ritmo, illuminanti, spesso divertenti, potenti e ipnotizzanti. La Turchia è anche il profumo delle albicocche di Malatya, i ponti sul Bosforo, il sogno di Sinan – detto il Michelangelo turco –, l’eredità di Atatürk, la patria delle fiction televisive, i versi di Hikmet, ma è pure violenza e misteri mai completamente risolti. Un libro pieno di spunti e connessioni che si è aggiudicato alcuni dei più importanti premi polacchi e internazionali per il reportage narrativo come l’English Pen Award, il Beata Pawlak Award e il Nike Award (selezione). Szabłowski ha inoltre ricevuto l’European Parliament Journalism Award.
Witold Szabłowski è nato nel 1980 a Ostrów Mazowiecka. Ha studiato Scienze politiche a Varsavia e Istanbul. In Polonia ha iniziato la carriera giornalistica collaborando con la rete televisiva tvn24. Nel 2006 è entrato nel gruppo di «Gazeta Wyborcza». Per i suoi reportage ha ottenuto importanti riconoscimenti, fra cui il Melchior 2007, la menzione di Amnesty International e il Premio Anna Lindh. Nel 2010 ha ricevuto il Premio del Parlamento europeo per il suo reportage Oggi verranno a riva due cadaveri.
Per L’assassino dalla città delle albicocche ha ottenuto il Premio Beata Pawlak ed è stato nominato per il Premio letterario dell’Europa centrale “Angelus” e per il Premio letterario nike. L’edizione inglese ha ricevuto il premio del PEN Club britannico, e «World Literature Today» ne ha parlato come di uno dei libri più importanti fra quelli tradotti in inglese nel 2013.
Uno sguardo audace e corroborante al cuore della Turchia. COLIN THUBRON
Una visione affascinante della Turchia di oggi con i suoi punti di forza e le sue molte contraddizioni. LUCY POPESCU, THE HUFFINGTON POST
Abbiamo bisogno di Szabłowski al nostro fianco mentre camminiamo attraverso il Grande Bazar di Istanbul o seguiamo una marcia di protesta. Cattura lo spirito della Turchia come solo pochi scrittori turchi sono riusciti a fare. THE ECONOMIST
Un vagabondo che girovaga per un grande Paese, ascoltando storie umane. DOROTA ROŚ
Un racconto elettrizzante. JACEK HUGO-BADER