Descrizione
Un lavoro unico e originale in più volumi, dedicato a vari aspetti del viaggio illegale in URSS
Tutti sappiamo della gente dell’Est che fuggiva all’Ovest durante la Guerra fredda, ma che cosa sappiamo di chi invece voleva scoprire cosa stesse accadendo a Oriente? Queste sono le voci, le immagini, i resoconti di alcuni giovani viaggiatori illegali nell’Imperium sovietico.
Una sola grande passione: la libertà e con essa la curiosità, la montagna, il viaggio, la natura… Un gruppo di giovani negli anni Settanta e Ottanta si mette in viaggio (ognuno per conto proprio), non per sfuggire al comunismo riparando in Occidente ma per scoprire cosa ci fosse oltre l’orizzonte. Montagne da scalare, altipiani e pianure da percorrere e popoli da scoprire e gente, tanta gente da incontrare. Tutto unito nel nome dell’Unione Sovietica eppure tutto così diverso e incredibilmente variegato…
Questo è il resoconto di quei viaggi – proibiti e non autorizzati – di personaggi e storie ai quali si fa fatica a credere. Di “fuorilegge” e di poliziotti e agenti dei servizi segreti che a un certo punto “chiudono un occhio”, di venditori di Bibbie in incognito, di territori immensi in una terra che sembra non aver confini… di qualcosa che unisce tutte le giovani generazioni: la voglia di scoprire a proprio modo il mondo.
ESTRATTO DALLA QUARTA
In quel luogo, si poteva toccare con mano il dramma del XX secolo: l’eredità culturale tedesca senza un solo tedesco in tutto il Paese. Russi sradicati, che spesso provenivano da villaggi rasi al suolo dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale e il cui odio era comprensibile. E altri russi che si collocavano consapevolmente all’interno di una tradizione fondata dai tedeschi e in quel cimitero profanato tentavano di fissare nel cemento un frammento di dignità umana.
Stavamo lì in raccoglimento davanti alla tomba di Thienemann – una russa, una lituana e due tedeschi della DDR. Sulla lapide c’era scritto: CHE TU SIA LODATO, SIGNORE. Sopra le nostre teste, centinaia di oche selvatiche puntavano verso sud-ovest in lunghe formazioni, chiamandosi rumorosamente l’un l’altra. I nostri pensieri se ne andavano con loro…
NUVOLE DI LITUANIA di Michael Beleites
AUTORI
MICHAEL BELEITES: nato nel 1964 a Halle e cresciuto a Trebnitz nei pressi di Zeitz. Si forma e lavora come imbalsamatore presso il Museo di storia naturale di Gera. Dal 1982 e attivista del movimento ecclesiastico per la pace e per l’ambiente. Nel 1988 mette a punto la documentazione Pechblenda – L’estrazione dell’uranio nella ddr e le sue conseguenze. Tra il 1982 e il 1989 viene perseguitato dalla Stasi. Nel 1990 e membro fondatore della sezione di Greenpeace della ddr. Dal 1995 vive a Dresda e lavora principalmente come pubblicista. I suoi libri trattano la rielaborazione della storia della ddr, la cultura del ricordo, la storia della biologia e dell’agricoltura biologica.
GABRIEL BERGER: figlio di un ebreo scappato dalla Germania nazista, nasce nel 1944 in un nascondiglio francese. Suo padre si trasferisce nel 1948 in Polonia per costruirvi il socialismo ma nel 1957 e costretto ad andarsene a causa del rinascente antisemitismo.
Si reca dunque nella ddr. Gabriel Berger frequenta le scuole superiori a Dresda dove studia fisica presso la Technische Universitat. Nel 1975 fa una richiesta di trasferimento nella Germania federale e nel 1976 viene arrestato con l’accusa di “vilipendio dello Stato”.
Dopo un anno di carcere si sposta a Berlino Ovest dove lavora dapprima nell’ambito dell’energia nucleare poi come docente di informatica. Negli anni Ottanta studia filosofia e scrive per i giornali e per la radio. Il suo primo viaggio illegale in Unione Sovietica risale al
1971.
GERNOT FRIEDRICH: nato nel 1937 a Zeulenroda (Turingia). Figlio di un insegnante, studia pedagogia a Muhlhausen. Sara poi costretto a lasciare l’universita perche membro attivo della chiesa locale. Lavora per la dewag, l’agenzia pubblicitaria della ddr a Gera.
Vicario e predicatore aggiunto in alcuni comuni della Turingia, e in seguito per vent’anni parroco a Jena, poi per altri dieci a Gera. Prima del 1989 compie numerosi viaggi in treno, autobus, bicicletta e autostop in Unione Sovietica e nei Paesi del blocco orientale.
WLADIMIR KAMINER: nato nel 1967 a Mosca. Dopo una formazione come tecnico del suono per il teatro e la radio, studia drammaturgia all’istituto per il Teatro di Mosca. Nel giugno del 1990 ottiene “asilo umanitario” nella ddr, che allora esisteva ancora, dopodiche diviene cittadino della Germania federale. Oggi vive a Berlino dove lavora come giornalista, scrittore e disc jockey. In italiano sono stati pubblicati da Guanda quattro suoi libri, tra i quali il piu noto e Russendisko.
KARSTEN KONIG: nato nel 1960 a Dessau, cresciuto a Berlino Est, ha compiuto numerosi viaggi in Europa orientale e in Unione Sovietica. Ha organizzato incontri UDF, e fuggito in Cina nel 1989 con Reinhard Tauchnitz, unico cittadino della ddr ad aver superato gli ottomila metri (Shisha Pangma). Inquilino di una casa occupata. Laureato in fisica, microbiologo, fondatore e amministratore delegato della JENLAB GMBH di Jena, docente all’universita di Saarbrücken (esperto di microsensori) e caporeparto all’istituto di Tecnologia biomedica Fraunhofer (ibmt) di St. Ingbert.